Nel 1946 la Giunta comunale decideva di chiamarla piazza della Libertà, nome che tuttora porta.
Nel 1830 il Comune acquistava il palazzo Bonfadini, sorto a ovest della chiesa su progetto di un altro architetto bassanese, Giacomo Bauto, per riporvi il lascito Brocchi, consistente in numerosissimi libri e nella sua raccolta di storia naturale. Nasceva così il primo nucleo del nostro prezioso Museo civico. Il fabbricato diventerà, successivamente, il "Gran Caffè Ausonia", quindi negozio di confezioni.
Nel 1998, durante l’estate, la piazza fu oggetto di un accurato lavoro di sistemazione in cui fu rifatta completamente la pavimentazione. In quell’occasione all’imboccatura di via Matteotti, affiorarono alcuni resti antichi che potevano essere tracce delle fondamenta della porta Leonis del 1275, ma l’urgenza di non ostacolare i lavori per non arrestare la viabilità, non consentì un’adeguata ricognizione.

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