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   architetto
 
UNA REALTA' IMPRENDITORIALE
 
 
Chiari & Forti, storia di due famiglie che hanno conferito al tessuto sociale
un tocco particolare, trasformando in senso moderno
un’attività mutuata dalla tradizione,
creando una delle più affermate realtà imprenditoriali
non solo del Veneto, ma anche dell’Italia e del mondo.
 
     
 

   Dei giorni lavorativi a Silea, la giornata è scandita dal mattino alla sera dal suono di una sirena che segna l’inizio e la fine del lavoro del personale dello stabilimento della Chiari & Forti. Da moltissimi anni, da quando la ditta ha acquistato, nel 1937, il vecchio molino Toso della Stucky S.A., allora un colosso dell’industria molitoria italiana, che volgeva al tramonto, il suono di questa sirena accompagna la vita laboriosa anche della gente di Silea.
La Chiari & Forti era nata come azienda molitoria nel 1920, a Parma, grazie allo spirito ed alla vocazione imprenditoriale delle famiglie Chiari, Forti e Medioli. All’inizio era costituita da due molini, uno a Parma (Vicofertile) ed uno a Carrara; poi nel 1930 era stato costruito il molino di Porto Marghera, sul molo di canale ovest, dove potevano attraccare le navi con le materie prime o per ritirare il prodotto finito. Nel 1937, come detto, venne acquistato il molino di Silea e con questo impianto, successivamente riattivato, la ditta con quattro molini, diventa una delle più importanti società molitorie italiane. Lo stabilimento di Silea, pur non essendo il maggiore della società, diventa però, nel tempo, l’industria e la sede centrale di tutto il gruppo.
Durante la guerra, lo stabilimento lavora diversi cereali, tra i quali il mais: la richiesta di grassi è elevata. Dalla macinazione del mais per fare la farina per polenta, si ottiene, come derivato, il germe di mais, che contiene molto olio. Nel 1941 viene installata la prima pressa per la spremitura dell’olio, allora così prezioso. Nell’immediato dopoguerra, la realizzazione di un impianto di raffinazione consentirà di arrivare al prodotto finito, dapprima venduto sfuso e successivamente in lattina.

 

 
 

  

 

   

 
 

  Nel 1957 la Chiari & Forti, per opera dell’ingegnere Enrico Chiari, ha il merito di lanciare per prima sul mercato un olio di semi confezionato in lattina: Topazio, che attirerà subito l’attenzione del consumatore italiano, facendone il prodotto leader del mercato. Il suo successo promuove un secondo prodotto: nel 1959 nasce l’olio Cuore, il primo olio di mais dietetico che, ancora oggi, è il leader della categoria. Gli anni ’60 rappresentano per l’opificio di Silea, diventato ormai la sede direzionale della Società, gli anni dello sviluppo organizzativo e di mercato dell’Azienda. Gli oli rappresentano la produzione principale e a livello di consumo sono le principali marche, raggiungendo livelli di penetrazione senza pari nei confronti del mercato alimentare.
   La produzione viene potenziata con nuove tecnologie, (nuova raffineria, fabbrica delle lattine, litografia, laboratori di ricerca).
A Porto Marghera viene costruito un grande silo sul canale industriale sud per ricevere via nave dalla Bulgaria, dal Canada i semi oleosi che poi vengono spremuti a Silea. Giorno dopo giorno, i vecchi barconi del Sile fanno la spola dalla laguna di Venezia a Silea con il loro carico di materia prima.
   Sono anni molto frenetici: si lavora tutti con grande entusiasmo e lo stabilimento di Silea, diventa sempre più grande, ma con fabbricati e sistemi tecnici sempre rispettosi dell’ambiente. Nel 1970 viene acquistata la Pandea di Parma, una delle prime aziende del settore che produce prodotti da forno: grissini, fette biscottate e crakers.

 

   Sono anni molto frenetici: si lavora tutti con grande entusiasmo e lo stabilimento di Silea, diventa sempre più grande, ma con fabbricati e sistemi tecnici sempre rispettosi dell’ambiente. Nel 1970 viene acquistata la Pandea di Parma, una delle prime aziende del settore che produce prodotti da forno: grissini, fette biscottate e crakers.    L’obiettivo è quello di verticalizzare la produzione, passando dalle semplici farine, commercializzate ai panifici ed alle industrie dei prodotti da forno, ai prodotti finiti destinati al consumatore. Sempre  con la stessa logica vengono messi a punto dei preparati per il confezionamento domestico di torte come la miscela “9 torte” ed a Silea viene costruito un reparto di produzione destinato a vari tipi di prodotti del genere.
   Nel 1974, le vicende che hanno visto ingiustamente penalizzato il marchio Topazio, causano un rallentamento di tutti i programmi di sviluppo, determinando la fermata completa dell’impianto di estrazione dei semi e quindi del loro trasporto lungo il Sile, anche con la cessazione definitiva dell’utilizzo di questa via d’acqua.
   Sono anni difficili per l’azienda che si vede costretta ad impiegare risorse per far emergere la verità, trascurando l’innovazione e il marketing. Nel 1975 entra in azienda Giulio Malgara con l’obiettivo della proprietà e di riprendere il cammino interrotto. Sono anni di duro lavoro, con sacrifici di tutti ed a poco a poco, le cose si mettono al meglio, con un rilancio dell’olio Cuore in grande scala.

 
     
 
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